Come è regolato il franchising negli USA

 

Il rapporto di franchising è altamente regolamentato negli USA, sia al livello federale (dalla Federal Trade Commission, “FTC”) che al livello statale (dalle singole amministrazioni statali). Le leggi federali e statali sul franchising sono generalmente imperative (e quindi non possono essere evitate o derogate) e si applicano ad ogni soggetto che opera in USA, indipendentemente dalla nazionalità. E’ quindi indispensabile conoscere adeguatamente la normativa applicabile prima di decidere di creare una rete in franchising in USA.

 

La normativa federale e quella della maggior parte degli Stati regolamenta principalmente le informazioni che devono essere fornite agli spiranti affiliati prima della firma del contratto di franchising (disclosure). Il contenuto del contratto di franchising è invece rimesso in gran parte all’autonomia delle parti, come avviene negli altri paesi (come l’Italia).

 

Secondo la normativa federale e statale, il franchisor deve predisporre e inviare agli aspiranti franchisee, alcuni giorni prima della sottoscrizione del contratto di franchising, un pacchetto di informazioni e documenti, inerenti il proprio business e format (franchise disclosure document, “FDD”).

 

L’FDD è molto dettagliato e contiene 23 diversi items, tra cui:

 

  • fee e investimenti iniziali richiesti al franchisee;
  • esperienze del management nel settore franchising;
  • bilanci del franchisor;
  • storia finanziaria ed eventuali contenziosi del franchisor;
  • diritti e obblighi delle parti nel contratto di franchising

 

Se il franchisor intende utilizzare previsioni di redditività (business plans) degli affiliati, deve seguire precise e dettagliate regole, e deve inserire tali previsioni nel FDD.

 

La violazione degli obblighi di disclosure è pesantemente sanzionata.

 

Alcuni Stati USA regolamentano tuttavia non solo la disclosure ma anche alcuni aspetti sostanziali del contratto di franchising, con una serie di norme inderogabili poste a tutela del franchisee (State relationship laws). Ad esempio, si prevedono dei limiti per il franchisor per recedere dal contratto e di vietare la cessione al franchisee. Tali normative devono essere attentamente valutate in sede di predisposizione del contratto di franchising.

 

Si applicano inoltre al franchising una serie di normative di carattere generale – che devono essere anch’esse attentamente valutate – tra le quali in particolare quelle riguardanti:

 

  • lavoro;
  • tax;
  • proprietà intellettuale;
  • real estate;
  • leggi a tutela dei consumatori
  • igiene e prescrizioni alimentari

 

Il franchising si distingue da altri contratti simili (come distribution o licensing), che non sono soggetti alla normativa in tema di franchising. Valutare se un determinato rapporto può essere qualificato come franchising richiede un’attenta e complessa analisi preliminare caso per caso, sulla base dei concreti elementi della singola formula commerciale.